Terapia Individuale

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Terapia Individuale

Focalizzare e sostenere un particolare tipo di contatto relazionale rappresenta il cuore del mio approccio terapeutico della psicoterapia della gestalt in cui il ruolo centrale è dato all’esperienza di contatto.

La mia intenzionalità terapeutica è di essere pienamente presente nella relazione terapeutica: il terapeuta ed il paziente sono reciprocamente coinvolti e toccati nella relazione, le loro esperienze hanno egual valore ed in questo senso sono partner paritari all’interno della relazione. Più precisamente, la relazione terapeutica è paritaria nel senso che le percezioni, i sentimenti, i pensieri, le convinzioni e l’unicità umana del terapeuta e del paziente assumono lo stesso valore. Allo stesso tempo, la relazione terapeutica è asimmetrica rispetto al ruolo ed alla responsabilità relative al mantenimento del setting, a ciò che accade durante la seduta e all’intera terapia: è il terapeuta che ha la responsabilità del processo terapeutico.

Nell’incontro, terapeuta e paziente entrano in contatto intercorporeo ed hanno uguale valore ai vissuti corporei di entrambi. È la sintonizzazione affettiva ed emotiva che supporta il processo di contatto, equilibrando gli elementi di supporto necessari per incontrare la novità.

Il rapporto dialogico nella terapia della Gestalt può essere descritto in riferimento al principio dialogico di Buber secondo cui l’esistenza umana si definisce in base a come entriamo in relazione gli uni con gli altri. La relazione Io-Tu è una relazione interpersonale diretta, non mediata da un sistema di giudizi, l’Io e il Tu non sono oggetti o obiettivi, ma una relazione che coinvolge ogni soggetto nell’interezza del proprio essere. D’altra parte, la relazione può essere anche descritta come un circolo ermeneutico: per comprendere il paziente, il terapeuta usa la propria comprensione supportata dal proprio sentire corporeo ed è pronto a regolarla continuamente in base alle novità presentate dal paziente così come emergono nell’incontro.

Il terapeuta, con la propria consapevolezza, è in grado di percepire la qualità della presenza reciproca e regolare il contatto per supportare l’intenzionalità di contatto e la crescita del paziente.

La relazione terapeutica è anche luogo di esplorazione attiva: l’esperimento, e l’azione che esso promuove, è un elemento specifico utilizzato in terapia per sostenere il processo di contatto. L’azione così intesa nasce dalle intenzionalità di contatto in gioco, libera le potenzialità espressive e corporee presenti nella situazione, offre la possibilità di fare concretamente esperienza della novità possibile nella relazione.

Il cambiamento non avviene attraverso un tentativo forzato dell’individuo o degli altri di cambiare la persona, ma si verifica se ci si prende il tempo necessario e ci si impegna ad essere ciò che realmente si è, ad essere pienamente concentrati sulla propria posizione in quel momento esatto.

Mi occupo di

Ambiti di intervento

  • Disturbi dell’umore
  • Disturbi d’ansia
  • Disturbi del comportamento alimentare
  • Disturbi di personalità
  • Difficoltà di relazione
  • Difficoltà legate alle fasi del Ciclo di Vita
Dott.ssa Monica Bronzini

Psicologa Psicoterapeuta

Partita IVA 00509680500
Iscritto all'Ordine degli Psicologi della regione Toscana n.953 dal 26-01-1993

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